lunedì 29 aprile 2013

Il rifugio


 

C’è una casa,
no, non  è proprio così.

C’è una grande casa,
no, no, scusatemi, non riesco a renderle giustizia.

 C’è una bellissima, grande casa, lassù in montagna, “oh finalmente, ora ci sono!”
 Perfetto. Questo è il rifugio della BarbaFamiglia.

Sto parlando di un posto meraviglioso, circondato da abeti e ogni altra specie di flora, per non parlare della fauna: uccellini, scoiattoli, ghiri, rospi, lepri, uno di loro è stato “bonariamente” e “pacificamente” denominato “Salmì”, e per fargli compagnia abbiamo anche “Ragù” , un cervo.
 
La casa ha ampi ambienti, cosa a cui aneliamo quotidianamente, che ci permettono di stare tutti  vicini ma senza necessariamente sentire litigi, urla, giochi.

Un paradiso per noi.

Ha un enorme terrazzo, che quest’inverno si è colmato di neve (ben due metri!) ed è  stato uno spettacolo vedere tutto quel candore, talmente irresistibile che SenzaBarbaMamma non  ci ha pensato due volte a proporre a tutti un bel bagno… nella bianca coltre, ovviamente.

Un’esperienza fantastica, consigliata e da rifare.

“Ehi, ma è fredda, non ci pensiamo minimamente”, urlano gli altri.

Per niente scoraggiata, anzi, SenzaBarbaMamma si è precipitata fuori nel terrazzo e con “scatto felino ed abile mossa (vedi Lady Oscar), si è tuffata in quel soffice tappeto, con tanto di gridolini estasiati.
 
Non potete immaginare i dolci visini esterrefatti che la guardavano sguazzare felice, e qualcuno, un pensierino lo ha fatto.

“Allora, nessuno ha cambiato idea?” chiede.

“Io. Io.  Lo faccio io!!!” Edidi, coraggiosamente si è avviato al terrazzo.

 SenzaBarbaMamma ha fatto un tentativo per dissuaderlo: “Tesoro, sei sicuro? Te la senti?” “Ma certo, sono pronto!”

A quel punto, velocemente, spoglia il suo cucciolo, “mi sono scortata di dirvi che il bagno nella neve, si esegue rigorosamente…  come mamma ti ha fatto.“

Il conto alla rovescia inizia: tre, due, uno e… voilà… lancio effettuato.

Edidi, nel volo alla Superman,  è affondato lanciando un agghiacciante urlo: “Aaahhhhh, e’gelataaaaaaa”!!!

L’impronta non lasciava alcun dubbio… sembrava  (o lo era sul serio?) congelato.

In principio un gran freddo, poi vampate di calore attraversarono Edidi che, con i denti che sbattevano l’uno contro l’altro senza controllo, è riuscito a malapena a dire: “Beellooo, ma oggi non lo rifaccio...”

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