martedì 30 aprile 2013

"Il" Parroco

Giorno di Pasqua, stiamo per andare a Messa, sempre in montagna, ma stavolta cambiando paesino, così da non rischiare di imbatterci nel parroco del "temporale"... "il" Parroco.

Ci sediamo in prima fila, l'unica rimasta, e lo schienale comincia subito a litigare con i miei passamani dell'amore; l'uno troppo rigido, gli altri... permalosi.

Iniziano i canti e qualcosa ci mette subito in allarme. Il coro è troppo basso, troppo rapido, troppo ... simile a quello che di solito accompagna "il" parroco. Ed infatti...

Come per magia, nel momento in cui "il" parroco invita i fedeli a raccogliersi in preghiera, Nanina salta giù dalla mia gamba, mi sorride impertinente e, sapendo che sono immobilizzato dallo schienale e da Uaui sull'altra gamba, si fionda verso il fondo della chiesa da cui sta iniziando la processione.
Arriva in fondo, saluta la processione, si rigira e risale sulla gamba... con 4 libretti dei canti rubati alle varie file di panche.

Uaui nel frattempo si accorge che dietro di noi c'è la zia che gli da i biscotti e, come è giusto che sia, cerca di lanciarlesi in braccio.

Mentre tengo Uaui per la caviglia e cerco di impedire che Nanina proceda con lo spoglio dei libri dei canti, si avvicina Kiko con il foglietto della Messa e comincia diligentemente a leggerlo. Purtroppo, non essendo veloce come "il" parroco, ben presto comincia ad ingallonarsi e, preso dallo sconforto, piega in due il foglietto e comincia a costruire la versione cartacea del Concorde...

Sull'altro fronte, SenzaBarbaMamma non se la cava troppo meglio. Lollo ha scoperto che l'inginocchiatoio ha il rivestimento ribaltabile e, da grande ingegnere qual'è, cerca di camminarvi con un piede sopra e l'altro sotto... incastrandosi e cadendo di peso sul piede della dolce mamma che, colta di sorpresa, lancia un gridolino che sveglia la corista.

Edidi nel frattempo fa quello che gli riesce meglio: scompare.

Approfittando di questa situazione vagamente caotica, sgattaiola tra i banchi e va dritto sotto la Vergine Maria, la saluta rispettoso ed inizia un rapido quanto metodico soffio intermittente, facendo fuori tutte le candele che per l'occasione erano state accese.

A parte il fatto che le preghiere dei vari fedeli, ancora presenti in chiesa, si devono essere trasformate in parolacce in diverse lingue, questo gesto ci ha permesso di rintracciare immediatamente il nostro dolcissimo Edidi. Il nuvolone di fumo generato da una cinquantina di candele che si spengono ha oscurato la flebile luce che filtrava dal rosone centrale, la temperatura si è abbassata e l'aria si è fatta piuttosto pesante, come quando la cenere del vulcano oscura il cielo...

Eccellente diversivo.

Nanina coglie la palla al balzo. Dopo aver fatto “m'ama non m'ama” con le pagine del libro dei canti, al momento della Comunione scatta nuovamente e si mette diligentemente in fila per l'Ostia. Percorre tutta la chiesa in rispettoso silenzio e si presenta finalmente davanti a "il" parroco che, senza scomporsi minimamente, glissa e mantiene l'Ostia ad altezza adulto.

Mi abbasso, spingo i passamani dell'amore contro lo schienale e rimbalzo, cadendo in avanti giusto in tempo per arpionare la caviglia di Nanina e rimbalzare a sedere, come nulla fosse. Imposto l'abbraccio su "presa ferrea, nessuna pietà" ed attendo fiducioso il termine della funzione.

Non faccio in tempo ad alzarmi che vedo il sorriso sornione de "il" parroco avvicinarsi...
"Che dolce la bimba, proprio un uccellino..."
Sto per replicare con la prima cosa carina che mi viene in mente quando "il" parroco finisce la frase:
"... e come gli uccellini dovrebbe stare in gabbia."

Non sono così sicuro che mi dispiaccia che Nanina abbia deflorato i libri...

2 commenti:

  1. ciao, sembra il racconto delle nostre messe!!!

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  2. E' una grande consolazione credimi, sapere che ci sono "nostri" simili.

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