martedì 23 aprile 2013

CiukPukTucLiukBuk

Questa è la storia di come CiukPukTucLiukBuk se n'è andato.

Correva il lontano 2001 ed i miei, essendo andati a vivere fuori città, decisero di prendere un bellissimo pastore tedesco a pelo lungo; la scelta del nome richiese un po' di tempo e portò ad un ballottaggio epico, tra alcuni nomi profondamente diversi tra loro: Chuk, Puk, Tuc, Luke, Book.

Nonostante i tentativi di BarbaNonno di far prevalere la sua scelta, accampando improbabili diritti sul neo-assunto cane e sostenendo che, in quanto Pater Familias, aveva il diritto a votare due volte, il mitico CiukPukTucLiukBuk alla fine si chiamò...

Byron.

Sorvoliamo sugli oltre 11 anni di fedele quanto rassegnata compagnia ai miei, un'ombra silenziosa e sempre presente. Un cane docile, amabile con gli adulti e tenero con i bambini.

Lo scorso anno, verso fine estate, i miei decisero di passare insieme a noi le utlime giornate di sole prima della ripresa della scuola. Vennero su in montagna carichi di valigie, libri, prosecco, crocchette... e con il fido destriero... ehm, il fedele compagno Byron.

Quella fu la settimana più difficile della sua vita.

Lollo aveva il compito di portare da mangiare a Byron... quando se ne ricordava.
Kiko aveva il compito di portare da bere a Byron... quando Lollo si ricordava di portargli da mangiare. E di mangiare le crocchette di Byron, come scoprimmo a fine settimana.
Edidi aveva il compito di ricordare a Lollo e Kiko i loro doveri... quando Lollo si ricordava di farselo ricordare.
Nanina si era data il compito di togliere l'acqua a Byron quando era troppa ed aggiungerne quando era troppo poca... che diventò presto quello di toglierne quando ne aveva poca e metterne altra quando ne aveva troppa.
Uaui aveva il compito di assicurarsi che la ciotola dell'acqua fosse piena... di aghi di pino.

Il compito comune invece era quello di assicurarsi che non scappasse. Considerando che nei precedenti 11 anni era scappato una sola volta - e per sbaglio - mentre in quella settimana aveva tentato la fuga due volte, forse avremmo dovuto farci qualche domanda.

I miei ripartirono domenica e, nel salutarci, ci chiesero se avremmo tenuto Byron dal giovedi successivo, sino alla domenica. Byron non la prese bene, credo. Fatto sta che quel poveretto, che non sentì la telefonata in cui mia madre ci diceva che lo avrebbe affidato ad altri, morì di ictus il mercoledi sera.

Domanda: è possibile suicidarsi di ictus?

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