mercoledì 27 marzo 2013

Febbre


 5 bimbi, 5 approcci completamente diversi…


Uaui, 3 anni: gioca con le macchinine, le tira alla sorella, viene a controllare che ci sia il sale nel sugo della pasta. 38°, ma il mondo è troppo stimolante per sentirli.
Nanina, 4 anni: prende la macchinina di Uaui in fronte, piange, gliela ri-tira, ride. 38°, ma non c’è tempo per sentirli, sempre in trincea.
Edidi, 5 anni: un’ombra nella notte, mi si accosta al letto: “papi, mi sento un po’ strano, mi misuri la febbre?”. 39,5°. Lui: ”Posso avere la medicina?”. Io: “Certo tesoro “. Lui: “che bello…”. 39° sono la soglia universalmente riconosciuta per la medicina… ma come faccio adesso a dirgli che non gli do lo sciroppo ma la supposta?
Kiko, 7 anni: fare sommesso, occhi bassi, passo strascicato, voce appena udibile… “paaapiii, mi sento stancooo, per me ho la febbre…”. Io: “Kiko, tranquillo, adesso proviamo e vediamo cosa fare”. 38°. Io: “Kiko, adesso stai a casa con Nanina che non sta bene nemmeno lei, vi mettete buoni buoni e vi fate compagnia, ok”? Lui: “Papi, mi sento meglio, quando andiamo a scuola?”. Il concetto di costi-benefici gli è decisamente chiaro.
Lollo, 8 anni: sento qualcuno strisciare, arrancare verso di me come se lo avessero colpito alle spalle. Un filo di voce appena, bianco in volto. “Lollo, che c’è, che ti è successo?”. Lui: “Papi, oggi proprio non sto bene, ho male alla testa , la pancia fa dei rumori strani, anche gli occhi mi fanno male e vedo dei puntini colorati”. Io: ”ok,  proviamo la febbre e vediamo quanto è grave”. 37°. Io: “Si, Lollo, proprio grave. Cicles, biscotti e succhino e ti lavi gli occhi? ”. Lui: “si, proviamo, potrebbe andare meglio”. 37° e sentirne 73, ma almeno stavolta la tragedia è scampata.

Io con la febbre? I Barbapapà non hanno la febbre, hanno la BarbaFebbre!

domenica 24 marzo 2013

Benedizione

Lollo e Kiko hanno imparato a dire la benedizione prima di pranzo e, salvo qualche piccola imprecisione, sembra proprio una preghierina.

Anche Edidi ha preso la questione molto seriamente e si è dato il compito di ricordare ai fratelli il loro dovere.

Domenica a pranzo, quando i lupi si stavano per avventare sulle prede, Edidi ha gelato tutti con voce tonante: “No, fermi tutti, bisogna prima fare la MALEDIZIONE!”

Mi è passata la fame…

Pozzanghere

Per chi non conoscesse Peppa Pig, si tratta di una maialina che ama ridere e saltare nelle pozzanghere.

Suo fratello, George, la segue in tutto e per tutto.

Nanina e Uaui stanno facendo Peppa e George che saltano nelle pozzanghere. Bellissimo, se non fosse che ci siano 4 gradi, che le scarpe siano gli scarponcini estivi traforati e che siamo ai piedi di una pista da sci, nel parcheggio. Ma visto che i miei sono molto più furbi dei maialini della serie TV, condiscono il gioco tirandosi anche la ghiaia del parcheggio… Peppa, sei una principiante!

mercoledì 20 marzo 2013

Destra e Sinistra

Ogni giorno passo almeno due volte nello stesso punto, un grande incrocio che, in quanto tale, ha una grande coda.
Ed io ci arrivo sfidando la sorte sul mio mitico furgone 9 posti, che fa sembrare un’utilitaria anche la monovolume 8 posti di mia moglie, ad almeno … 70km/h.

Ora, quel grande incrocio fa da spartiacque tra diversi mondi. Possiamo dire che divide l’Emilia (dove sono nato) dalla Romagna (dove vivo), è a metà strada tra la casa ed il lavoro, divide la campagna dalla città… ma, soprattutto, l’oggi e lo ieri.

A destra, infatti, in una concessionaria c’è uno splendido spyderino nero, trazione posteriore e peso piuma.
A destra i trascorsi da pseudo-rallysta, le tecniche di guida veloce che venti anni fa padroneggiavo, il fisichino asciutto ed il vento tra i capelli.
A destra lo ieri.

A sinistra un’altra concessionaria, una rivendita di furgoni tremendamente simili al mio.
A sinistra la guida alta da camion, la seduta rigida, la forma da BarbaPapà che probabilmente mi impedirebbe di entrarci, nello spyderino, ed i capelli all’aria - letteralmente.
A sinistra l’oggi.

Ad un tratto i pensieri scorrono veloci, l’adrenalina schiva il colesterolo e mi impalla la vista… E’ un attimo: tiro la leva ed abbasso il sedile, regolo il volante per avere una posizione raccolta, pesto sull’acceleratore mandando in affanno l’impianto a GPL e facendo accendere il cruscotto come un albero di Natale, mi concentro sul semaforo in attesa del verde…

Le ruote (da neve, rinforzate) iniziano a slittare e fumare allo stesso tempo e l’immagine che si proietta nella mia mente richiama folle acclamanti e braccia alzate...
Nel frattempo passo davanti ad una vetrina e vedo un furgone bianco con un tipo pelato che sembra stia leggendo il giornale seduto in bagno, ed una voce impietosa fuori campo che gli urla “cretinoooo!!!”

Mi guardo intorno e scopro che le caramelle e le salviettine umide si sono sparpagliate dappertutto, il seggiolino di Nanina ha cambiato posto e sono finalmente ricomparse le macchinine che Edidi aveva perso
sotto il sedile. E giungo a 3 considerazioni:

1.      Ho fatto fuori 10 euro di gomme per farmi dare del cretino.
2.      Ho evitato di spendere 10 euro per ricomprare le macchinine, quindi sono tornato in pari.
3.      Non potrò permettermi lo spyderino, ma sarà meglio che mi sbrighi ad oscurare i vetri del furgone.

Ah, già, dimenticavo: chissene frega di destra e sinistra, la folla nella mia mente continua ad acclamare...

martedì 19 marzo 2013

L’Intendo

Non ho più l’età. O forse non l’ho mai avuta. O forse non mi ricordo di quando l’avevo, visto che mi si dice che i miei bimbi non fanno nulla di più di quanto non facessi io…

Ho detto a Lollo e Kiko che potevano fare una sola partita all’”Intendo” prima di andare a letto. Bravo papà! Dai delle regole, sii rigido nel farle rispettare ed inculcagli il senso dell’obbedienza!

…Dopo 2 ore erano ancora li a giocare, occhi incrociati e dita doloranti, così vicini che lo schermo della console si sarebbe appannato se solo avessero respirato (ma non si può respirare quando si gioca all’Intendo).

Appena hanno percepito che la mia pressione sanguigna iniziava ad aumentare, Kiko, con estrema calma, ha chiesto a Lollo: “Lollo, hai finito che tocca a me?” e l’altro, senza interrompere la sequenza digitale: “no. Papà ha detto una sola partita… ed io non sono ancora morto!”.
Grandi, fanno quello che vogliono ma salvaguardando il mio onore.

PS: che sfortuna, l’Intendo senza spina si scarica…

Allenamento

Ninja-Turtle senza guscio, ecco cosa sono i miei figli.

Lollo e Kiko, (8 e 7) ieri sera se ne davano di santa ragione con la scusa che “si stavano allenando”… Si, a far piangere, visto che dopo un po’ il calcio volante con avvitamento all’indietro ha centrato in piena faccia Uaui (3) interrompendo la sua fuga dalla sorella, Nanina (4), che gli voleva rubare le macchinine…
In due secondi piangevano tutti e quattro: Lollo per l’interruzione dell’allenamento, Kiko perché il suo calcio non era arrivato dove voleva, Nanina perché nell’inseguimento si era presa anche lei parte della mossa di Kung Fu, Uaui perché… nel prendersi il calcio aveva perso le macchinine.

Grazie a Dio, Edidi (5) ha risolto immediatamente la questione. Visto che tutti piangevano, per non fare preferenze, si è buttato dal divano direttamente sul groviglio di fratelli come Hulk Hogan ai tempi d’oro,
facendo ufficialmente ripartire l’”allenamento”.
Grazie Edidi.

domenica 17 marzo 2013

Pranzo dai parenti

Spettacolo...

Pranzo domenicale dai genitori, con fratello e sorelle che non vedevamo da una vita e relativi figlioletti... per un totale di 8 pargoletti dai 6 mesi agli 8 anni.

Per la cronaca, 2 dei miei hanno qualche problema di iperattività, ampiamente testimoniati e decisamente reali, ed hanno tirato la volata a tutti gli altri facendo free-climbing sui divani e capriole per terra (e sui cuginetti).

Taglio corto: complice la presenza di genitori e sorelle (balie), della Formula1, della gara di bici (giro d'Italia?), del prosecchino, finito di mangiare sono caduto sotto le bordate di Morfeo. A dire il vero, per come sono crollato, sembrava più un cecchino...

sabato 16 marzo 2013

I numeri della mia vita

1 - Mia moglie
1 - la mia amante (sempre mia moglie)
1 - la mia amica (sempre mia moglie)
3 - le mogli che mi sembra di avere
3 - i miei bimbi in cielo.
3 - l'età del più piccolo.
5 - i miei bimbi qui.
8 - i bimbi che mi sembra di dover gestire.
8 - i posti della macchina di mia moglie.
8 - l'età del più grande.
9 - i posti della mia macchina.
27 - il mio numero preferito
27 - gli anni che dovrei avere per reggere la mia vita
40 - la mia età anagrafica
45 - i minuti di tranquillità al giorno (tragitto casa - ufficio)
45 - i minuti che mi servono a prepararmi al rientro (tragitto ufficio - casa).
53 - gli anni che mi sento
200 - Il numero che da 1 a 10 indica quante volte risceglierei la vita che ho...

venerdì 15 marzo 2013

Eccoci

Essere padre al giorno d'oggi è tutt'altro che facile.
La vita è sempre più dura, i bimbi sempre più stimolati e bisognosi di Amore e comprensione.
Essere forti e dare forza, capire senza chiedere d'essere capiti, instillare fiducia nel futuro quando si cerca di costruirlo, il futuro...
Ci vuole davvero un BarbaPapà, trasformista e colorato... beh, per ora almeno la forma c'è!

Benvenuti nel mio blog!