Non è così banale incontrare una
famiglia con cinque bambini e soprattutto di età così vicine, ed essere al
centro dell’attenzione è diventata un’ abitudine.
Un sabato sera abbiamo deciso di
andare a Messa e prima di uscire ci siamo prodigati in mille raccomandazioni:
non si gioca con le macchinine sulla panca, non si portano le figurine dei
Pokemon, niente Nintendo, vietato l’utilizzare il libretto della Messa per
farne un aeroplanino, nessuna lite, insomma tutta una serie di divieti.
Rassicurati da un coro di “Sì. Va
bene”, ci mettiamo in macchina.
Naturalmente cerchiamo i posti
più vicini all’uscita ma essendo una piccola chiesetta ci sembrava di essere comunque
in prima fila e il nostro arrivo non è passato inosservato.
Vuoi per il rumore fatto, vuoi
perché siamo “nuovi” veniamo sommersi
da cenni di capo, gran sorrisi e ogni sorta di parole gentili come “che
angioletti”, “che faccino carino”, “guarda la bimba, che amore” e così di
seguito.
Ma ecco che “gli angioletti” si
scatenato in una folle corsa a chi stà vicino a BarbaPapà.
Gli altri si cimentano in un tira e molla di
Uaui, e la conseguenza più ovvia è un pianto inconsolabile per avergli fatto
cadere la sua macchinina (l’unico a cui era stato concesso questo privilegio);
Nanina “che amore”, ha iniziato a urlare “Cappa pipì, me”e prontamente BarbaPapà
la porta fuori, a – 4°; durante l’omelia
interviene e cerca di convincere il prete di qualcosa, ma grazie a Dio, non si capisce
niente di quel che dice e, non contenta dell’esecuzione dei canti perchè troppo
fiacchi, dà libero sfogo ai suoi acuti dando
bella mostra di sé.
Nessuno può dire niente, sono
state fatte solo cose non contemplate della lunga lista di raccomandazioni!
A quel punto, SenzaBarbaMamma è
isterica, l’impulso è quello di prendere tutti e abbandonare la postazione ma
uno sguardo incoraggiante di BarbaPapà la fa desistere dall’intento, perché la
celebrazione è giunta quasi al termine.
Subito dopo la Benedizione, il
prete con fare sornione, ci si avvicina canticchiando una breve strofa “E’ arrivata la tempesta, è arrivato il
temporale…”
Che dite? Era rivolto a noi?
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