venerdì 26 aprile 2013

E' arrivata la tempesta


Non è così banale incontrare una famiglia con cinque bambini e soprattutto di età così vicine, ed essere al centro dell’attenzione è diventata un’ abitudine.
Un sabato sera abbiamo deciso di andare a Messa e prima di uscire ci siamo prodigati in mille raccomandazioni: non si gioca con le macchinine sulla panca, non si portano le figurine dei Pokemon, niente Nintendo, vietato l’utilizzare il libretto della Messa per farne un aeroplanino, nessuna lite, insomma tutta una serie di divieti.
Rassicurati da un coro di “Sì. Va bene”, ci mettiamo in macchina.
Naturalmente cerchiamo i posti più vicini all’uscita ma essendo una piccola chiesetta ci sembrava di essere comunque in prima fila e il nostro arrivo non è passato inosservato.
Vuoi per il rumore fatto, vuoi perché siamo “nuovi”  veniamo sommersi da  cenni di capo, gran sorrisi  e ogni sorta di parole gentili come “che angioletti”, “che faccino carino”, “guarda la bimba, che amore” e così di seguito.
Ma ecco che “gli angioletti” si scatenato in una folle corsa a chi stà vicino a BarbaPapà.
Gli altri si cimentano in un tira e molla di Uaui, e la conseguenza più ovvia è un pianto inconsolabile per avergli fatto cadere la sua macchinina (l’unico a cui era stato concesso questo privilegio);
Nanina “che amore”, ha iniziato a urlare “Cappa pipì, me”e prontamente BarbaPapà la porta fuori, a – 4°;  durante l’omelia interviene e cerca di convincere il prete di qualcosa, ma grazie a Dio, non si capisce niente di quel che dice e, non contenta dell’esecuzione dei canti perchè troppo fiacchi, dà libero sfogo ai suoi acuti dando bella mostra di sé.
Nessuno può dire niente, sono state fatte solo cose non contemplate della lunga lista di raccomandazioni!
A quel punto, SenzaBarbaMamma è isterica, l’impulso è quello di prendere tutti e abbandonare la postazione ma uno sguardo incoraggiante di BarbaPapà la fa desistere dall’intento, perché la celebrazione è giunta quasi al termine.
Subito dopo la Benedizione, il prete con fare sornione, ci si avvicina canticchiando una breve strofa “E’ arrivata la tempesta, è arrivato il temporale…”
Che dite? Era rivolto a noi?

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