martedì 14 maggio 2013

Edidi ed i lupi

Edidi si è svegliato tardi e non ha fatto in tempo a fare colazione.

Si lava, si veste, beve il latte al volo e con precisione chirurgica comincia a riempire ogni anfratto delle tasche di biscotti, partendo da quelli interi ed arrivando alle briciole...

Vedendolo impegnato lo carico in macchina al volo e lo lego, convinto che nel tempo che ci vuole ad arrivare alla materna la sua scorta invernale di biscotti si esaurisca.

Sbagliato.

Avendo i fratelli accanto, il piccolo tiene le mani davanti alle tasche, serrate, in modo che non si senta nemmeno l'odore dei suoi amati biscotti...

Arriviamo alla materna e, convinto di fargli un favore, mi giro verso i suoi fratelli e "... voi aspettate fuori, porto dentro Edidi ed arrivo".

Colto alla asprovvista, Edidi sbianca e non fa in tempo a reagire.

Entriamo nell'androne, lo tengo per mano, almeno sino a quando si impunta, si gira e, mani davanti alle tasche si infila nell'angolo dietro la porta.

Mi avvicino, convinto di aver capito tutto... "Edidi, il tuo segreto è al sicuro. Adesso vai a giocare mentre ti mangi un biscottino". Lui mi guarda con aria distrutta. "Edidi, che c'è?"

In quel momento capisco.

La prima cosa che si fa nella sua classe è la gara a chi porta la macchinina più bella. 8 bimbi curiosi si lanciano verso Edidi, puntando alle sue mani e le sue tasche, convinti di trovare una macchinina da guardare, toccare, misurare e commentare.

Edidi si gira e riparte al volo verso la porta di ingresso, deciso a sfondarla, se necessario, ed io faccio appena in tempo a spingere il maniglione anti-panico per aprirgli il varco.

Uff... OK Edidi, sei scampato ai lupi, vediamo se scampiamo alle tigri.

Lollo, Kiko, andate avanti, vi seguo da qui per vedere quanto siete bravi...

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