Abbiamo appena scoperto che Kiko si è ripreso la macchinina prima che venisse tumulato il BarbaNonno.
"Kiko, ma adesso con cosa gioca il nonno?"
"Con la macchina radiocomandata."
"Scusa Kiko, ma dove la prende la macchina radicomandata il nonno?"
"Papi, il nonno è in paradiso e mi hai detto che li si possono avere tutti i giochi che si vuole. Quindi il nonno non ha bisogno delle mie macchinine, sta giocando con una macchina radiocomandata!"
Giusto Kiko. Buon divertimento Nonno.
domenica 24 novembre 2013
BarbaNonno se n'è andato
BarbaNonno se ne è andato...
Ha combattuto le sue barba-battaglie sino alla fine, con la solita audacia e con una grandissima dignità, anche quando il dolore si faceva insopportabile.
Ieri i barbacuccioli si sono superati. Il saluto al nonno è stato preceduto da mille raccomandazioni, peraltro le solite perennemente disattese.
Invece, ecco il secondo miracolo del nonno: buoni, zitti, tranquilli... A parte alcune chicche:
Edidi ha passato tutta la Messa a chiedersi come tirare fuori il nonno dalla bara.
Kiko invece è riuscito a nascondere una macchinina nelle corone di fiori, così adesso sappiamo che almeno il nonno ha qualche gioco nell'Aldilà.
Lollo mi ha consolato, promettendomi che mi farà star su di morale con una partita a Pokemon. Evviva!
Nanina, al momento della preghiera con tutti i nipoti accanto al nonno ha cominciato ad urlare "papiiii, pippiiii!"
Uaui, tenereo Uaui, usciti dalla chiesa mi ha chiesto "dov'è il nonno? perchè non c'è?"...
Kiko ha anche strabuzzato gli occhi quando ha visto che la bara era chiusa con delle viti; ho dovuto fargli presente che il BarbaNonno conosce già la sua abilità con l'avvitatore (ed anche il gommista), non era proprio il caso di fare il bis.
Al cimitero invece Lollo e Kiko hanno dato il meglio. Se non fosse stato per le loro istruzioni, sicuramente gli operai non sarebbero riusciti a mettere il nonno nella tomba di famiglia...
E per finire, un dolce pensiero da Kiko e Lollo anche per la BarbaNonna: "Nonna, muori pure tranquilla, a Darcy (il cane) ci pensiamo noi...".
Ha combattuto le sue barba-battaglie sino alla fine, con la solita audacia e con una grandissima dignità, anche quando il dolore si faceva insopportabile.
Ieri i barbacuccioli si sono superati. Il saluto al nonno è stato preceduto da mille raccomandazioni, peraltro le solite perennemente disattese.
Invece, ecco il secondo miracolo del nonno: buoni, zitti, tranquilli... A parte alcune chicche:
Edidi ha passato tutta la Messa a chiedersi come tirare fuori il nonno dalla bara.
Kiko invece è riuscito a nascondere una macchinina nelle corone di fiori, così adesso sappiamo che almeno il nonno ha qualche gioco nell'Aldilà.
Lollo mi ha consolato, promettendomi che mi farà star su di morale con una partita a Pokemon. Evviva!
Nanina, al momento della preghiera con tutti i nipoti accanto al nonno ha cominciato ad urlare "papiiii, pippiiii!"
Uaui, tenereo Uaui, usciti dalla chiesa mi ha chiesto "dov'è il nonno? perchè non c'è?"...
Kiko ha anche strabuzzato gli occhi quando ha visto che la bara era chiusa con delle viti; ho dovuto fargli presente che il BarbaNonno conosce già la sua abilità con l'avvitatore (ed anche il gommista), non era proprio il caso di fare il bis.
Al cimitero invece Lollo e Kiko hanno dato il meglio. Se non fosse stato per le loro istruzioni, sicuramente gli operai non sarebbero riusciti a mettere il nonno nella tomba di famiglia...
E per finire, un dolce pensiero da Kiko e Lollo anche per la BarbaNonna: "Nonna, muori pure tranquilla, a Darcy (il cane) ci pensiamo noi...".
mercoledì 6 novembre 2013
BarbaNonno
Il mondo visto dai bimbi...
BarbaNonno è in ospedale da qualche giorno e non se la passa
proprio al meglio. Abbiamo quindi spiegato ai bimbi che bisogna dire tante
preghiere per il nonno perché le cose si sistemino, che gli passi il mal di pancia …
Edidi scatta subito: “allora io invoco il Pokemon X che è
potente e lo fa diventare super”.
Fantastico, avremo un
BarbaPokemoNonno…
Nanina è più concreta: ”è stato male in macchina?”
SenzaBarbaMamma la tranquillizza: “No tesoro, no…”
Nanina non demorde: “si, se ha mal di pancia, allora è stato male in macchina!”
Non fa una piega...
mercoledì 25 settembre 2013
Radicchi
No, non si tratta di verdura.
Il radicchio è un'arte... a casa mia, si può tranquillamente sostenere che sia L'ARTE per eccellenza.
Il radicchio è il connubio tra il dinamismo del cerchio e la stasi del piano, il punto di incontro tra l'equilibrio ed il rischio. Il radicchio è...
la sgommata.
A casa nostra il radicchio è il metro di giudizio dell'abilità, ciò che separa le mammolette dai campioni. Fare il primo radicchio è un momento memorabile, un rito di iniziazione.
Alla tenera età di quasi 3 anni il piccolo Lollo girava per casa radicchiando con il triciclo.
La leggenda narra che il primo giorno senza ruotine sia Lollo che Kiko fecero una radicchiata congiunta, sgommando a ripetizione uno accanto all'altro allegramente come se non avessero fatto altro sino a quel momento... salvo poi centrare in pieno un palo ed una panchina altrettanto in contemporanea.
Quest'estate invece la palma d'oro del radicchio è andata ad Edidi. Complice una discesa abbastanza ripida, un po' di ghiaia nei punti strategici e tanto divertimento, abbiamo misurato 12,5 mt di radicchio; considerando che Edidi non arriva a 6 anni, abbiamo pensato di premiarlo... cambiandogli la gomma che è esplosa il giorno dopo.
Il radicchio è un'arte... a casa mia, si può tranquillamente sostenere che sia L'ARTE per eccellenza.
Il radicchio è il connubio tra il dinamismo del cerchio e la stasi del piano, il punto di incontro tra l'equilibrio ed il rischio. Il radicchio è...
la sgommata.
A casa nostra il radicchio è il metro di giudizio dell'abilità, ciò che separa le mammolette dai campioni. Fare il primo radicchio è un momento memorabile, un rito di iniziazione.
Alla tenera età di quasi 3 anni il piccolo Lollo girava per casa radicchiando con il triciclo.
La leggenda narra che il primo giorno senza ruotine sia Lollo che Kiko fecero una radicchiata congiunta, sgommando a ripetizione uno accanto all'altro allegramente come se non avessero fatto altro sino a quel momento... salvo poi centrare in pieno un palo ed una panchina altrettanto in contemporanea.
Quest'estate invece la palma d'oro del radicchio è andata ad Edidi. Complice una discesa abbastanza ripida, un po' di ghiaia nei punti strategici e tanto divertimento, abbiamo misurato 12,5 mt di radicchio; considerando che Edidi non arriva a 6 anni, abbiamo pensato di premiarlo... cambiandogli la gomma che è esplosa il giorno dopo.
venerdì 13 settembre 2013
Jules Verne
Questa non posso non metterla, per tutti i BarbaBimbi ed i BarbaGenitori.
http://www.julesverne.rai.it/ dl/portali/site/page/Page- edd84b9c-bcfb-4c81-bfa7- 48289fe1090c.html
Brava la mia sorellina, questo è opera (anche) sua.
BarbaPapà
http://www.julesverne.rai.it/
Brava la mia sorellina, questo è opera (anche) sua.
BarbaPapà
martedì 10 settembre 2013
Attributi
Sole, aria fresca, le fronde dei pini che si muovono appena.
4 sedie, un ombrellone, un tavolo con qualche bibita.
BarbaPapà, SenzaBarbaMamma ed i BarbaNonni chiaccherano tranquillamente. I
bimbi giocano tranquilli con le loro bici, in silenzio ed animati da sani
propositi di condivisione e fratellanza, aiutandosi a
vicenda…
Seeeee, credeteci… Se fosse così avreste sbagliato blog.
I bimbi sono li a due passi, sfrecciano come schegge
impazzite accanto a muretti e pareti mostrando ai nonni le loro ultime acrobazie in bici,
con buona pace della tachicardia delle nonna e mettendo a dura prova i riflessi
del nonno, che nella sua mente è sempre pronto a raccogliere chi sta per cadere… fisicamente invece è fermo immobile sulla sedia, ma è l'impegno che conta.
Lollo è sul prato, punta il marciapiede che gira intorno
alla casa alla massima velocità. Arrivatogli ad 1 mt scarta a sinistra, mette
la bici rasoterra ed inchioda la ruota posteriore, sfiorando la base del
marciapiede con la gomma ed il piede. BabrbaNonno sbianca, BarbaPapà ride,
Lollo riparte.
Uaui è sul marciapiede e si diverte a provare la frenata
combinata manubrio/pedale della sua nuova bici. Nuova perché è finalmente arrivata
a lui, sicuramente non per essere passata indenne dalle sevizie infertegli da tutti gli altri
fratelli che ha dovuto scorrazzare…
Uaui prende la rincorsa ed appena arriva ad un passo dallo
scalino che divide il marciapiede (in basso) dal terrazzo (in alto), si alza in
piedi sui pedali e strizza forte la leva a manubrio, bloccando di colpo il suo
destriero meccanico con un grande sorriso soddisfatto. SenzaBarbaNonna
sobbalza, BarbaNonno si sporge a prenderlo (sempre nella sua mente), BarbaPapà ride.
Nana osserva Uaui. Nana copia Uaui.
Si mette in posizione, da la prima pedalata, poi la seconda,
poi si alza in piedi per spingere più forte, ci chiama soddisfatta e …
SVLANG!
“Paaaapiiiiii, paaaapiiii”. Nanina è accartocciata insieme
alla bici contro lo scalino.
“Nanina, dimmi, dove ti fa male?”
“Papiiii, tanto male io”
“Si Nanina, l’ho visto, ma dove ti fa male? La pancina? Le
gambe?”
“No, le palline!”
“Nana, tesoro, ma tu non hai le palline…” Spiega BarbaPapà
paziente.
“Si, come fatelli… “
Beh, effettivamente in un’accezione non proprio letterale
del termine possiamo dire che di attributi ne ha ben più dei fratelli… quindi
per ora non ci è sembrato giusto contrariarla.
venerdì 9 agosto 2013
Viti
La ruota posteriore destra del furgone si sgonfiava
regolarmente in 4/5 giorni, portandosi alla metà circa della pressione
consigliata. La storia è andata avanti per circa 3 settimane, sino a che un
giorno ho deciso di andare dal gommista.
“Si, guardi, sembra una foratura lenta, probabilmente un
chiodo. Me la riporti tra 2 ore”.
Torno due ore dopo. Definiamo il prezzo della riparazione e
parliamo brevemente del più e del meno mentre smonta la gomma, la gira, la
rigira, la rigira, la rigira… e ride.
“Scusi, perché ride?”
gli chiedo, piuttosto curioso.
“Dov’è stato?” Mi fa lui.
“Perché?” gli ribatto, sempre più curioso ed evitando di
rispondere con un bel “fatti i fatti tuoi…”
“Beh, o lavori in ferramenta o non capisco come tu possa
avere 8 viti piantate nella ruota… e, tra l’altro, si sono conficcate
perfettamente dritte, perpendicolari al battistrada; una coincidenza fantastica,
difficile che capiti con una, figuriamoci con 8!”
Il gommista estrae lentamente una bellissima vite da legno
di circa 3cm, color bronzo, lievemente sbiancata.
Fantastico, ho
raggiunto il mio scopo. Ora so perfettamente che i bimbi hanno imparato ad
usare il trapano avvitatore che avevo regalato loro a Natale per imparare un po’
di fai da te… e so anche dove sono finite le viti che non trovavo più! Tesori
di Barbapapà…
Questa volta sono io a scoppiare in una fragorosa risata.
“Perché ridi? Tra l’altro, il prezzo che le avevo fatto è
per una foratura, non 8…”
“Beh – dico io – so che dovrei essere disperato, ma
francamente sono più felice di sapere che i miei bimbi avranno uno splendido
futuro come artigiani, vista la maestria con cui maneggiano il trapano
avvitatore…”
Il gommista mi guarda dapprima perplesso, poi con fare amichevole "Ok, allora le altre 7 viti te le regalo io… "
Tornando a casa chiamo il nonno per raccontargli l’accaduto,
anche sapendo che il giorno prima era stato dal gommista per una foratura da
chiodo mentre tornava anche lui dalla montagna con me… finisco di parlare e
sento uno strano silenzio dall’altra parte.
“Pa’, tutto bene?”
“Si, tutto bene, riflettevo”
“Su come cercare di far capire ai bimbi che non si deve fare?”
“No, sul fatto che anche nella mia gomma c’era una vite
color bronzo, piantata esattamente al centro del battistrada”.
Beh, se non altro per
8 viti ho pagato come lui per una… ma forse è meglio se non glielo dico.
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