mercoledì 25 settembre 2013

Radicchi

No, non si tratta di verdura.

Il radicchio è un'arte... a casa mia, si può tranquillamente sostenere che sia L'ARTE per eccellenza.

Il radicchio è il connubio tra il dinamismo del cerchio e la stasi del piano, il punto di incontro tra l'equilibrio ed il rischio. Il radicchio è...

la sgommata.

A casa nostra il radicchio è il metro di giudizio dell'abilità, ciò che separa le mammolette dai campioni. Fare il primo radicchio è un momento memorabile, un rito di iniziazione.

Alla tenera età di quasi 3 anni il piccolo Lollo girava per casa radicchiando con il triciclo.

La leggenda narra che il primo giorno senza ruotine sia Lollo che Kiko fecero una radicchiata congiunta, sgommando a ripetizione uno accanto all'altro allegramente come se non avessero fatto altro sino a quel momento... salvo poi centrare in pieno un palo ed una panchina altrettanto in contemporanea.

Quest'estate invece la palma d'oro del radicchio è andata ad Edidi. Complice una discesa abbastanza ripida, un po' di ghiaia nei punti strategici e tanto divertimento, abbiamo misurato 12,5 mt di radicchio; considerando che Edidi non arriva a 6 anni, abbiamo pensato di premiarlo... cambiandogli la gomma che è esplosa il giorno dopo.
   

venerdì 13 settembre 2013

martedì 10 settembre 2013

Attributi


Sole, aria fresca, le fronde dei pini che si muovono appena.
4 sedie, un ombrellone, un tavolo con qualche bibita. BarbaPapà, SenzaBarbaMamma ed i BarbaNonni chiaccherano tranquillamente. I bimbi giocano tranquilli con le loro bici, in silenzio ed animati da sani propositi di condivisione e fratellanza, aiutandosi a vicenda…

Seeeee, credeteci… Se fosse così avreste sbagliato blog.
I bimbi sono li a due passi, sfrecciano come schegge impazzite accanto a muretti e pareti mostrando ai nonni le loro ultime acrobazie in bici, con buona pace della tachicardia delle nonna e mettendo a dura prova i riflessi del nonno, che nella sua mente è sempre pronto a raccogliere chi sta per cadere… fisicamente invece è fermo immobile sulla sedia, ma è l'impegno che conta.

Lollo è sul prato, punta il marciapiede che gira intorno alla casa alla massima velocità. Arrivatogli ad 1 mt scarta a sinistra, mette la bici rasoterra ed inchioda la ruota posteriore, sfiorando la base del marciapiede con la gomma ed il piede. BabrbaNonno sbianca, BarbaPapà ride, Lollo riparte.
Uaui è sul marciapiede e si diverte a provare la frenata combinata manubrio/pedale della sua nuova bici. Nuova perché è finalmente arrivata a lui, sicuramente non per essere passata indenne dalle sevizie infertegli da tutti gli altri fratelli che ha dovuto scorrazzare…

Uaui prende la rincorsa ed appena arriva ad un passo dallo scalino che divide il marciapiede (in basso) dal terrazzo (in alto), si alza in piedi sui pedali e strizza forte la leva a manubrio, bloccando di colpo il suo destriero meccanico con un grande sorriso soddisfatto. SenzaBarbaNonna sobbalza, BarbaNonno si sporge a prenderlo (sempre nella sua mente), BarbaPapà ride.
Nana osserva Uaui. Nana copia Uaui.

Si mette in posizione, da la prima pedalata, poi la seconda, poi si alza in piedi per spingere più forte, ci chiama soddisfatta e …
SVLANG!

“Paaaapiiiiii, paaaapiiii”. Nanina è accartocciata insieme alla bici contro lo scalino.

“Nanina, dimmi, dove ti fa male?”
“Papiiii, tanto male io”

“Si Nanina, l’ho visto, ma dove ti fa male? La pancina? Le gambe?”
“No, le palline!”

“Nana, tesoro, ma tu non hai le palline…” Spiega BarbaPapà paziente.
“Si, come fatelli… “

 

Beh, effettivamente in un’accezione non proprio letterale del termine possiamo dire che di attributi ne ha ben più dei fratelli… quindi per ora non ci è sembrato giusto contrariarla.