mercoledì 19 giugno 2013

Triciclo

Casa in montagna. 28 gradi, un magnifico sole caldo, un prato, un bosco, una striscia d’asfalto in discesa.
BarbaPapà è in casa a guardare le moto; i 5 teppisti, piuttosto accaldati, giocano sul prato.
 

“Mami, possiamo togliere la maglia?”
“Certo cucciolo”.
“Mami, possiamo togliere i pantaloncini?”

“Certo tesoro, avete i costumini, va bene così”.
“Mami, possiamo girare scalzi?”

“Certo gattino, goditi l’erbetta…”


BarbaPapà esce mentre Uaui trascina il triciclo arrampicandosi su per il prato.
Il piccolo arriva in cima, inforca la sua pseudo moto e si lancia a velocità fotonica giù per la discesa … asfaltata.

“Uaui, vai piano che ti spatacchi!” grande BarbaPapà, sempre vigile…
Uaui è lanciatissimo, capelli al vento e panno ben ancorato al sedile, posizione leggermente reclinata all’indietro per essere più aerodinamico… La ruota davanti, in plastica, ha una crepa su tutta la circonferenza, con la quale copia fedelmente le imperfezioni dell’asfalto. Anche troppo.

Appena passa sull’impercettibile canalino di scolo dell’acqua che passa in diagonale, il triciclo ci si infila e scarta repentino a destra, puntando dritto verso la staccionata in legno che un tempo ospitava il “fu” Byron.
“Uaui, frenaaaa!” grande BarbaPapà, sempre vigile e sempre pronto!

Uaui sente, Uaui esegue.
I suoi dolci piedini lasciano i pedali e si puntano sull’asfalto a frenare la folle corsa…

“Ahi. Forse con le scarpine era meglio…”

mercoledì 12 giugno 2013

Piccole soddisfazioni

A volte è difficile far capire cosa significhi avere due figli con disturbo dell'iperattività e deficit attentivo… è come avere una pallina in un flipper e cercare di convincerla a parole ad andare dove riteniamo meglio che vada.

A volte è difficile far capire cosa significhi… a meno che non si dia la possibilità di viverlo sulla propria pelle. Eh eh eh …

Ieri parlavo con la SenzaBarbaNonna della difficoltà di contenere il BarbaBimbo senza mortificarlo nella propria necessità di crescere ed esplorare, ma di come fosse però necessario farlo per il bene suo e del resto della famiglia, considerando che il piccolo innescava un pericoloso effetto emulazione nei fratelli... La risposta era, come prevedibile, che dovevamo essere comunque più morbidi e comprensivi e non eccedere con i limiti.
Tutto corretto, tutto giusto.
Al punto che SenzaBarbaNonna ieri sera ci ha detto che voleva tenere la piccola pallina da flipper per una settimana. Noi, solo per non contrariarla, abbiamo accettato subito. Amore di nonna…   

Sui gomiti. Stamattina SenzaBarbaNonna era sui gomiti…
Eh eh eh...

Ma un grande grazie a SenzaBarbaNonna che ci ha permesso di avere qualche ora di tranquillità (relativa) e, soprattutto, ricaricare enormemente la nostra autostima. Grazie.

giovedì 6 giugno 2013

Nanina con il gesso

Tutti i miei bimbi hanno il loro tallone d'Achille, che francamente assomiglia di più ad un gomito del tennista... diciamo che hanno il gomito d'Achille.

In pratica, se malauguratamente ci si trova a tenere per mano uno dei SenzaBarbaBimbi e questi dovesse all'improvviso decidere di impuntarsi e non fare un passo di più, probabilmente potreste proseguire a camminare tenendo la mano ed il braccio dello stesso... per un po', salvo poi sentire abbastanza distintamente un urlo lancinante ed un mugolìo continuo per i giorni a venire.

Ebbene, Edidi ha deciso che è ora che Nanina si sposti da davanti alla TV e, giusto per rendere il concetto un tantino più chiaro, la strattonata con la tipica cortesia di un mammut che coglie un fiore con le zanne.

Le successive 4 ore vedono Nanina litigare con un paramedico del PS di Pavullo, con lui che cerca di ricomporre la pronazione del gomito, mentre lei cerca di pronare a lui i polsi.

Dopo una battaglia tanto inutile quanto paritetica, finalmente subentra l'ortopedico che - preso da sconforto - decide che la questione si possa risolvere solo con 5 giorni di gesso.  "... e vedrete che capirete da soli se sia guarita o no."

Mossa davvero poco felice.

Come da programma i primi due giorni passano con un sommesso ma continuo rantolio di Nanina.

Il terzo giorno cominciamo ad avere qualche dubbio quando i suoi sommessi rantolii si mescolano ad un sommesso CORO di rantolii...

"Nanina, smettila!"
Inutile, Nanina abbatte il braccio bionico sulla testa dei fratelli con la veemenza e la preseveranza di un vichingo... Sdeng!

Che dite, sarà guarita?